AVVISI 1 settembre 2024

AVVISI

DOMENICA 1 SETTEMBRE 2024

 

 

ORARIO S. MESSE NEL MESE DI SETTEMBRE

FERIALE: 7:30 – 8.30 – 19:00

DOMENICALE e FESTIVO: 8:30 – 10:30 – 19:00

 

Invito Messa Padre Bonaventura

Invito last minute:

il 15 agosto ore 1900

padre Bonaventura, prima di partire per l’Albania, presiederà la s. Messa nella nostra comunità,

di cui è stato parroco per tanti anni, per ringraziare il Signore nel cinquantesimo anniversario di Sacerdozio

Avvisi Domenica 11 Agosto 2024

AVVISI

DOMENICA 11 AGOSTO

 

 

MERCOLEDì 14 AGOSTO

VIGILIA dell’ASSUNZIONE della B. V. MARIA

ore 19:00 S. Messa

ore 20:30 VEGLIA MARIANA

 

GIOVEDì 15 AGOSTO

SOLENNITA’ dell’ASSUNZIONE della B. V. MARIA

ore 8:30-10:30-19:00 S. Messe  

 

 

Nel mese di agosto, nei giorni feriali, è sospesa la Messa delle ore 8:30

Avvisi Domenica 4 Agosto

AVVISI
DOMENICA 4 AGOSTO
 
 
 
Da lunedì 5 a sabato 31 agosto, nei giorni feriali, è sospesa la Messa delle ore 8:30

AVVISI DOMENICA 28 LUGLIO

AVVISI
DOMENICA 28 LUGLIO
Dalle ore 12 di giovedì  1 agosto alla mezzanotte di venerdì 2 agosto si può lucrare l’indulgenza plenaria nella FESTA DEL PERDONO DI ASSISI
alle solite condizioni:
  • – confessione sacramentale
  • – comunione eucaristica
  • – preghiera secondo l’intenzione del Papa
 
GIOVEDì 1 AGOSTO
ore 20:00 Recita della CORONA FRANCESCANA /CONFESSIONI
 
VENERDì 2 AGOSTO
FESTA di S. MARIA degli ANGELI alla PORZIUNCOLA e del “PERDONO D’ASSISI”
ore 7:30-8:30 S. Messa
ore 9:00-12:00 ADORAZIONE EUCARISTICA /CONFESSIONI
ore 18.00 ADORAZIONE EUCARISTICA/ CONFESSIONI
ore 19.00 SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA
 
Dal 5 al 31 agosto, nei giorni feriali, non c’è Messa alle ore 8.30

FESTA DEI NONNI – SANTI GIACCHINO E ANNA

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN OCCASIONE DELLA
IV GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI

28 luglio 2024

 

“Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9)
 

Cari fratelli e sorelle!

Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Egli non guarda le apparenze (cfr 1 Sam 16,7) e non disdegna di scegliere coloro che a molti appaiono irrilevanti. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale (cfr 1 Pt 2,5).

La Sacra Scrittura, tutta intera, è una narrazione dell’amore fedele del Signore, dalla quale emerge una consolante certezza: Dio continua a mostrarci la sua misericordia, sempre, in ogni fase della vita, e in qualsiasi condizione ci troviamo, anche nei nostri tradimenti. I salmi sono colmi della meraviglia del cuore umano di fronte a Dio che si prende cura di noi, nonostante la nostra pochezza (cfr Sal 144,3-4); ci assicurano che Dio ha tessuto ognuno di noi fin dal seno materno (cfr Sal 139,13) e che nemmeno negli inferi abbandonerà la nostra vita (cfr Sal 16,10). Dunque, possiamo essere certi che ci starà vicino anche nella vecchiaia, tanto più perché nella Bibbia invecchiare è segno di benedizione.

Eppure, nei salmi troviamo anche quest’accorata invocazione al Signore: «Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia» (Sal 71,9). Un’espressione forte, molto cruda. Fa pensare alla sofferenza estrema di Gesù che sulla croce gridò: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27,46).

Nella Bibbia, dunque, troviamo la certezza della vicinanza di Dio in ogni stagione della vita e, al tempo stesso, il timore dell’abbandono, particolarmente nella vecchiaia e nel momento del dolore. Non si tratta di una contraddizione. Guardandoci attorno, non facciamo fatica a verificare come tali espressioni rispecchino una realtà più che evidente. Troppo spesso la solitudine è l’amara compagna della vita di noi, anziani e nonni. Tante volte, da vescovo di Buenos Aires, mi è capitato di visitare case di riposo e di rendermi conto di quanto raramente quelle persone ricevessero visite: alcune non vedevano i loro cari da molti mesi.

Sono tante le cause di questa solitudine: in molti Paesi, soprattutto i più poveri, gli anziani si ritrovano soli perché i figli sono costretti a emigrare. Oppure, penso alle numerose situazioni di conflitto: quanti anziani rimangono soli perché gli uomini – giovani e adulti – sono chiamati a combattere e le donne, soprattutto le mamme con bambini piccoli, lasciano il Paese per dare sicurezza ai figli. Nelle città e nei villaggi devastati dalla guerra rimangono tanti vecchi e anziani soli, unici segni di vita in zone dove sembrano regnare l’abbandono e la morte. In altre parti del mondo, poi, esiste una falsa convinzione, molto radicata in alcune culture locali, che genera ostilità nei confronti degli anziani, sospettati di fare ricorso alla stregoneria per togliere energie vitali ai giovani; così che, in caso di morte prematura o di malattia o di sorte avversa che colpiscono un giovane, la colpa viene fatta ricadere su qualche anziano. Questa mentalità va combattuta ed estirpata. È uno di quegli infondati pregiudizi, dai quali la fede cristiana ci ha liberato, che alimenta una persistente conflittualità generazionale fra giovani e anziani.

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